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Jada Pinkett-Smith rompe il silenzio dopo lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock

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  • Will rischia grosso, anche se non dovrebbe perdere la statuetta, potrebbe essere sospeso o addirittura espulso dall'Academy com'è toccato a Harvey Weinstein, Roman Polanski e Bill Cosby durante la bufera del #MeToo. "Non sappiamo i particolari di quel che è successo, ma non perdoniamo che si picchi qualcuno se non per legittima difesa", ha commentato il papà delle Williams, il vero King Richard. L'Academy intanto ha aperto un'inchiesta e il 30 marzo il board dei governatori si riunirà al completo per studiare il caso. Solo perché Chris Rock non ha sporto denuncia, la polizia di Los Angeles non è entrata in azione, ma domenica si era pensato di scortare Smith fuori dal Dolby: l'attore era ancora sul palco a ritirare la statuetta mentre già si studiava il da farsi. Ci saranno dunque conseguenze, ma per Smith il verdetto della pubblica opinione è altrettanto e forse più importante del giudizio dei suoi pari.

    Intanto resta l'interrogativo del perché lo abbia fatto: "Le battute su di me fanno parte del lavoro, quella sul problema di salute di Jada è stata troppo e ho reagito emotivamente", ha spiegato Will nel mea culpa su Instagram dopo aver ammesso tra le lacrime, sul palcoscenico degli Oscar, che questo per lui "è un momento complicato". Così qualcuno è andato a rileggersi il memoir "Will", dato alle stampe l'anno scorso, che rievoca violenze domestiche del padre sulla madre quando era bambino, collegando poi le recenti tempeste familiari, con l'ammissione del "matrimonio aperto" e la richiesta del figlio Jared di emanciparsi dai genitori dopo il flop di "After Earth", in cui aveva recitato il clan Smith al completo e il ragazzino, allora 15enne, era stato fatto a pezzi dalla critica.

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