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Verso la stretta di Natale: dal green pass ai tamponi, cosa può cambiare in questi giorni?

L’intensità della nuova stretta anti-Covid prevista dal governo nelle vacanze di Natale è strettamente legata ai dati epidemiologici più aggiornati sulla diffusione della variante Omicron, in arrivo entro il 23 dicembre. Tra le possibili novità si valutano il taglio a sei mesi della validità della certificazione verde, il tampone anche per i vaccinati che vogliono andare in stadi, concerti o discoteche, la mascherina all’aperto, l’allargamento ad altre categorie di lavoratori o settori dell’obbligo di vaccinazione. Possibili anche “raccomandazioni” a limitare il numero di persone in casa ed indicazioni per impedire festeggiamenti con assembramenti per l’ultimo dell’anno.

Le partenze per le feste, le cene, le riunioni familiari, le uscite conviviali stanno spingendo gli italiani a “tamponarsi” con un ritmo mai raggiunto prima. Nelle ultime 24 ore i test hanno toccato la cifra record di 852mila. Frequenti nelle città, quindi, le file davanti alle farmacie. «L’aumento - rileva il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia - c’è un po’ ovunque ma la situazione è sotto controllo. Abbiamo assunto ulteriore personale e allestito gazebo. Quindi il surplus di lavoro per il Natale non ci spaventa».

L’allarme sanitario e le ricadute economiche I posti letto occupati in terapia intensiva tornati sopra quota mille, i ricoveri in crescita anche nei reparti ordinari e il record di oltre 30mila nuovi contagiati alzano il livello di preoccupazione nel governo, dando forza alle argomentazioni dei “prudenti”, capeggiati dal ministro della Salute Roberto Speranza in testa. Anche se non si ha ancora idea di quanti degli oltre 30mila contagi di cui sopra (soglia superata per l'ultima volta a novembre dell'anno scorso) dipendono dal ceppo sudafricano, che rischia di far schizzare verso l'alto la curva dei positivi. Dall’altro lato c’è però la preoccupazione per le ricadute di un giro di vite severo in un periodo clou come quello natalizio per commercio, ristorazione, locali, eventi sportivi e culturali, tutti settori colpiti dalla pandemia.