Costringevano la figlia, una ragazzina appena 13enne, ad avere rapporti sessuali con uomini in cambio di piccole somme - 20 o 50 euro - o, con dosi di sostanze stupefacenti. La ragazzina e i suoi fratelli, di appena 1 e 2 anni, sono stati sottoposti anche a maltrattamenti fisici di ogni tipo, comprese frustate, obbligati ad assistere ad atti sessuali e a subire anche angherie psicologiche e violente minacce.
Una storia terribile quella portata alla luce da un'indagine della Squadra mobile di Vercelli che, iniziata nell'aprile dello scorso anno, già dalle prime fasi aveva fatto emergere una situazione di estremo degrado nella quale la ragazzina e i suoi fratellini risultavano essere totalmente in balia dei genitori (un 39enne e una 40enne, di origine romena e con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona) e costretti a subire maltrattamenti fisici, frustate e minacce.
Per questo i tre minori erano stati collocati in una struttura protetta e i genitori, arrestati per maltrattamenti in famiglia aggravati. L'indagine però, nel frattempo passata alla procura di Torino, non si è fermata: gli investigatori hanno accertato che la ragazzina, oltre a essere costantemente maltrattata, veniva 'venduta' dai genitori a clienti fidati, spesso anziani vercellesi. Per tre dei clienti sono scattate le misure cautelari, due arresti domiciliari e un obbligo di dimora mentre i genitori della ragazzina sono stati raggiunti da una nuova ordinanza cautelare in carcere per sfruttamento della prostituzione minorile.