Cronaca

"Porti chiusi". Ora sale la tensione in mare: che cosa sta succedendo alle navi

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  • "I porti ucraini sul Mar Nero e sul Mar d'Azov sono stati bloccati dalla Russia sin dal primo giorno della sua invasione", ha detto il presidente, aggiungendo poi che le mine russe vanno alla deriva in mare e possono causare danni gravissimi."Dio non voglia - ha aggiunto - che si tratti di navi passeggeri, navi mercantili o petroliere, la cui detonazione potrebbe portare non solo a vittime umane, ma anche a una catastrofe ambientale su larga scala".

    Il leader ucraino inoltre è tornato a chiedere l'invio di altre armi per il suo Paese, ma non armi a caso. Vuole missili, sistemi di difesa aerea e anticarro. "Tutte le armi che ci potete dare saranno usate per difendere la nostra e la vostra libertà", ha detto Zelensky nel suo accorato appello, sottolineando che il futuro "dell'intero continente europeo, da nord a sud, da est ad ovest, si sta decidendo" in Ucraina.

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