Cronaca

Perché Putin ha detto che la Russia accetterà solo rubli per i pagamenti del gas esportato in Europa

La Russia di Vladimir Putin fa sapere che non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas naturale consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli. Mosca – a riportare la notizia è la Tass – non accetterà più dollari o euro dai "Paesi ostili" per le forniture del proprio gas, ma appunto l’unica valuta accettata sarà il rublo. Il presidente russo ha sottolineato che il congelamento degli asset effettuato con le sanzioni introdotte con la guerra in Ucraina ha distrutto la fiducia di Mosca. Putin – riporta ancora la Tass – ha aggiunto anche che il cambiamento riguarda soltanto la valuta di pagamento e non il contenuto dei contratti che dunque continuerà a essere rispettato.

Si è registrata una impennata del rublo dopo l'annuncio di Putin. Il cambio tra euro e rublo è rapidamente passato da 112 a 107 per poi attestarsi a 108,50, mentre il rapporto tra dollaro e rublo è scivolato sotto quota 100. La valuta russa resta comunque debole rispetto a periodo antecedente alla guerra in Ucrania quando scambiava a 75 sul biglietto verde. Il prezzo del gas in Europa è tornato a correre arrivando a 118,75 euro per megawattora e ora mostra un rialzo del 16,6% sulla chiusura di ieri a 115,9 euro. La Banca di Russia ha dato il via libera alle negoziazioni delle azioni della Borsa di Mosca a partire da domani.

"La Russia continuerà a fornire gas naturale in base ai volumi, ai prezzi e ai principi di tariffazione fissati nei contratti conclusi in precedenza", è quanto ha precisato Putin, che ha parlato durante un incontro con i membri del governo. Il governo e la banca centrale russi hanno una settimana di tempo per risolvere la questione dal punto di vista tecnico.