Per molti di noi, la pandemia di coronavirus ci ha aiutato a identificare i nostri veri amici. Privati della possibilità di interagire con un gruppo più ampio, siamo stati costretti ad affidarci a un piccolo gruppo di persone fidate. Per i bambini la situazione era ancora più drammatica perché gli mancava il contatto quotidiano con i loro migliori amici.
Ma siamo abituati per avere un migliore amico? La ricerca ha dimostrato che i forti benefici evolutivi delle relazioni sociali con gli altri sono il motivo per cui vogliamo essere circondati da amici.
All'età di quattro anni, i bambini iniziano a sviluppare la consapevolezza che altre persone intorno a loro possono avere pensieri, sentimenti e interessi diversi dai loro. Secondo Eileen Kennedy-Moore, psicologa e autrice di Making Friends: A Guide for Children to Making New Conoscentances, questo concetto fa parte di The Theory of Mind.
"Nel corso del tempo, diventano consapevoli della possibilità che gli altri abbiano pensieri diversi dai propri, il che li incoraggia a sviluppare amicizie più profonde", ha detto Kennedy-Moore.
Secondo gli psicologi, se i bambini hanno qualcuno che considerano il loro migliore amico, può aiutarli a prepararsi per relazioni più strette e intime, comprese quelle romantiche.
"Le strette amicizie infantili aiutano i bambini a sviluppare le abilità di cui hanno bisogno nelle relazioni intime per un ulteriore sviluppo. Aiutandoli a conoscere le altre persone, ma anche per se stessi e come far fronte a sentimenti come la solitudine, la gelosia e la frustrazione" , afferma Kennedy-Moore.
Secondo lo psicologo, se i bambini non parlano a casa dei loro amici non significa che non li abbiano, e cita il fatto che potrebbero preferire uno stile di interazione più tranquillo con gli altri.I genitori possono aiutare i loro figli a fare nuove amicizie organizzando attività divertenti fuori dalla scuola.
