Pensieri

La cosa più difficile del mondo è essere donna

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  • La cosa più difficile del mondo è essere una donna. Oltre alle sorprese che la fisiologia impone loro, le società creano regole per limitare la loro libertà di andare e venire e rigidi standard di comportamento e moralità, che non si applicano agli uomini.

    Di tutte le imposizioni sociali, la più odiosa è l'appropriazione indebita del corpo femminile.

    Non è per altro motivo che i cittadini di più di 20 paesi si danno il diritto di mutilare i genitali delle loro figlie in tenera età. Sono interventi sanguinosi, senza anestetici né asepsi, a cui il mondo assiste in un silenzio vigliacco, in nome del rispetto delle “tradizioni culturali”.

    Quando diventano adulte, sono costrette a rispettare uno standard estetico che favorisce la magrezza malsana delle top model. Senza tener conto dei capricci della genetica, la donna moderna deve essere soprattutto magra. L'obbligo di mostrare le proprie ossa finisce per distorcere la loro immagine. Cominciano ad avere un piccolo accumulo di grasso, con rughe insignificanti e cellulite visibili solo in posizioni acrobatiche sotto la luce.

    In passato, mostrare interesse per una donna significava lodare la sua bellezza; oggi, dire che sei più magra è metà della battaglia.

    Ma è durante la gravidanza che si dimostra la superiorità fisiologica dell'organismo femminile. Producono un solo uovo, costringendole a rivere 300 milioni di spermatozoi, in modo che abbiano la possibilità di far vivere il più forte. Successivamente, da sole, costruiscono un bambino di tre chili, senza alcun input maschile.

    In gravidanza, il ruolo dell'uomo è così trascurabile che ha bisogno di un test del DNA per dimostrare la paternità. Nonostante la  irrilevanza maschile, però, sono gli uomini che fanno leggi che le rendono criminali in caso di aborto indotto. La sofferenza e la morte di giovani donne sottoposte a procedure eseguite nelle condizioni più disumane che possiamo immaginare non ci toccano.

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