Cronaca

Zona gialla anticipata per il Veneto. De Luca: "Ho dato ordine di riaprire le rianimazioni"

Tutte le regionui sono in preallarme per la forte spinta del contagio e iniziano a correre ai ripari, preparandosi all’ondata di Omicron. I primi presidenti a muoversi sono Luca Zaia e Vincenzo De Luca. Il Veneto – di fronte a un aumento record di contagi con un nuovo record di 5.577 casi in 24 – anticipa la zona gialla, con un’ordinanza che entra in vigore dalla mezzanotte fino al 16 gennaio. Quella imposta dal governo scatterà lunedì, coinvolgendo anche Marche, Liguria e Trentino.

Il Veneto già da sabato al di fuori delle abitazioni la mascherina va usata subito, sempre all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità. De Luca ha invece avvisato che “c’è una maledetta accelerata diffusione del Covid, siamo nel pieno della quarta ondata, dobbiamo riaprire le terapie intensive”. Se la situazione dovesse continuare, ha avvisato, “dovremmo chiudere reparti ordinari e riaprire i reparti di terapia intensiva” e ha annunciato di aver dato “indicazione ai direttori generali di riattivare i posti di terapie intensiva a cominciare dagli ospedali modulari che abbiamo realizzato”.

Il governatore Zaia ha anche inserito nell’ordinanza un innalzamento della frequenza dei test per lo screening di operatori sanitari e socio-sanitari, accorciata a quattro giorni dagli attuali dieci indipendentemente dallo stato di vaccinazione.

Lo stesso avviene al momento del ricovero e ogni quattro giorni per i degenti. “Il Veneto ha il 13% di occupazione delle terapie intensive, tre sopra il limite di zona gialla, e in area medica il 15%, esattamente quello che fa scattare la zona gialla. Siamo in una fase – ha detto il presidente Zaia – nella quale la circolazione del virus è importante. I dati dicono che l’Rt è a 1.15, l’incidenza di 506,3 su 100mila residenti a settimana; è alta ma lo è anche in proporzione ai tamponi che facciamo”.

Inoltre altre misure preventive in Veneto, vi è l’obbligo per una sola persona di accompagnamento ai pazienti negli ospedali e per la visita in ospedali e Rsa. Sospese le visite alle case di riposo a minori di 12 anni, e i rientri in famiglia degli ospiti. Per l’accoglienza di nuovi ospiti nelle Rsa si prescrive un test all’ingresso, 7 giorni di quarantena e test ogni 7 giorni.Nella regione guidata da Luca Zaia e nella provincia autonoma di Bolzano (con 566,8 casi per 100mila abitanti) si registrano questa settimana le incidenze più elevate. Seguono il Friuli Venezia Giulia (376,8), la Valle d’Aosta (330,1) e la Liguria (313,1).

De Luca governatore della Campania, invece, ha spiegato, “cominciamo ad avere un dato estremamente preoccupante: aumenta la diffusione del contagio Covid a un ritmo impressionante, un aumento a volte dell’ordine del 200-300% di contagi”. Quindi difendendo l’ordinanza con cui ha vietato la vendita di bevande nel periodo natalizio e le feste in piazza “meno che mai a Capodanno”, il presidente ha sottolineato: “Se periamo la testa nella settimana dalla vigilia di Natale a Capodanno perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi e ci ritroviamo a metà gennaio a dover richiudere”. L’ordinanza, ha ribadito, “non è certo una ghigliottina ma è il minimo che potevamo fare”.