Cronaca

Il leader del Cremlino durante la parata spera di poter celebrare almeno un successo nell'Est. 

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  • Le prossime quattro settimane saranno cruciali. Il Cremlino - sostengono diverse fonti - punta a presentare alla popolazione una qualche forma di successo militare in Ucraina entro il prossimo 9 maggio. Quel lunedì, come ogni anno, in Russia si celebra la Giornata della Vittoria, in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale, qui chiamata "Grande guerra patriottica". Il ricordo della vittoria sul Terzo Reich è l'elemento più unificante dell'identità nazionale nel Paese erede dell'Urss che ebbe oltre 20 milioni di caduti nella guerra ai nazisti. Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto leva sul ricordo di quel sacrificio quando ha presentato quella che chiama "operazione militare speciale" in Ucraina come una campagna di "denazificazione".

    È probabile che il suo piano iniziale fosse di portare al termine i combattimenti entro quella data per potersi accreditare agli occhi della popolazione come un moderno Josif Stalin che non solo sconfigge i neo-nazisti, ma restituisce alla Russia il suo ruolo di grande potenza espandendone i territori e soprattutto correggendo "l'errore storico", come lo definisce, del crollo dell'Urss.

    Se oramai è difficile che riesca a conseguire gli obiettivi iniziali entro quell'appuntamento, sarebbe quanto meno imbarazzante per Putin tenere la parata militare in Piazza Rossa o la sfilata del Reggimento immortale (la marcia dei discendenti dei caduti con i ritratti dei loro avi), senza poter esibire un minimo successo. Da qui la convinzione condivisa da cancellerie e intelligence occidentali che la recente decisione di concentrare le truppe russe nel Donbass serva a Mosca a conseguire a breve termine un risultato bellico da poter celebrare tra quattro settimane.

    La Duma, la Camera bassa del Parlamento, ha già allo studio di estendere le vacanze dalla Festa dei lavoratori, il 1° maggio, al 10. Fonti diplomatiche occidentali a Mosca interpellate da Repubblica, invitano tuttavia alla cautela. Se è vero che Mosca cercherà di negoziare una tregua per il 9 maggio o di sfoggiare un successo, una volta passate le festività è molto probabile che il conflitto proseguirà.

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