Un italiano su tre soffre di colon irritabile: in particolare sono le donne ad essere più colpite da questo disturbo e il problema tende a peggiorare con gli anni.
Le cause sono molteplici: dall’ansia, allo stress, ai disturbi emozionali, alla depressione, tutte situazioni psicologiche che possono, in qualche modo, determinare conseguenze fisiche (somatizzazione).
Recentemente, però, si visto scoperto che la sindrome del colon irritabile è collegata anche a intolleranze alimentari o a malassorbimenti di zuccheri come lattosio e fruttosio.
A volte, poi, possono essere implicati anche problemi allergici, che causano alterazione della flora batterica intestinale.
A differenza di altre patologie intestinali infiammatorie come rettocolite ulcerosa e morbo di Chron, che alterano la struttura anatomica dell’intestino, l’IBS (cioè la” sindrome del colon irritabile”) non è una vera e propria patologia ma è un serio “un disturbo funzionale”.
Sovente formulare una diagnosi di sindrome del colon irritabile non è per niente semplice per questi motivi: la mancanza di un test diagnostico specifico e l’aspecificità dei sintomi che spesso sono sintomi comuni a tante altre patologie dell’intestino).
Per prevenire questo disturbo è fondamentale seguire una dieta specifica, facendo attenzione all’assunzione di alcuni alimenti. I migliori benefici si hanno seguendo un regime a bassi livelli di Foodmaps cioè i carboidrati presenti in una grande quantità di alimenti.
Ma scopriamo insieme quali sono i sintomi più frequenti del colon irritato: CONTINUA A LEGGERE