Cronaca

Bucha, "una messinscena?". Zelensky e il leader del Paese Ue, rivelazione sconvolgente

Un importante leader politico dell'Unione europea ha chiesto di vedere le prove che dimostrassero che i crimini di guerra avvenuti nei giorni scorsi a Bucha, il sobborgo a nord ovest di Kiev, non fossero stati inscenati. Lo ha rivelato il presidente ucraino, Volodymyr Zelesky, in una intervista al quotidiano tedesco Bild. Il presidente ucraino ha chiarito che a porgli questa domanda è stato il capo di un governo di un Paese dell'Unione europea, anche se non ha voluto rivelarne l'identità.

Alla domanda sulle responsabilità della Germania sui ripetuti ritardi nelle sanzioni, il capo dello Stato ucraino ha detto chiaramente: "Sì, alcuni paesi, e la Germania è uno di questi, sono contrari a un embargo su petrolio e gas. Sono lieto che il quinto pacchetto (di sanzioni dell'Ue) includa l'embargo sul carbone", ha detto Zelensky. Il presidente ucraino, tuttavia, ha sottolineato ancora una volta che la gente in Germania non è affatto fredda e di aver visto le grandi manifestazioni in favore dell'Ucraina: "C'è stato molto sostegno. La' ho visto il vero volto dei tedeschi!".

Sul futuro dei negoziati Zelensky ha una posizione chiara. "Oggi l'Ucraina non ha altra scelta che sedersi al tavolo delle trattative. Ma è la Russia, e nessun'altra potenza, ad avere il potere di fermare questa guerra. Solo loro possono decidere quando questa guerra finirà", ha detto il presidente ucraino. Zelensky ha ammesso di "provare odio verso la Russia, verso i soldati russi. Quando vedo queste immagini davanti ai miei occhi. Bambini assassinati senza gambe, senza braccia. Avverto rancore, ed è terribile". E' difficile chiarire in quante città ucraine siano avvenuti fatti simili a quelli di Bucha. "Cosa sta succedendo nei villaggi nel sud, vicino a Kherson, Zaporizhzhia e nell'est, non lo sappiamo. Molte città sono state semplicemente completamente distrutte. Niente case, niente persone: non so cosa troveremo in questi posti".